Una grande gioia, è sempre Natale!


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Atti 8:1, 5-8

Ci racconta che i credenti di Gerusalemme, salvo gli apostoli, furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, a motivo della forte persecuzione. Questo “inconveniente” diventa un momento storico: Dio usa per la predicazione del Vangelo non solo gli apostoli, ma ogni vero credente.
Il verso 4 dice che quelli che erano dispersi se ne andarono di luogo in luogo, portando il lieto messaggio della Parola.
Gli apostoli a quel punto intervengono da Gerusalemme solo su richiesta o per aiutare.
Vi siete chiesti perché Tutti furono dispersi…salvo gli apostoli ?( v.1 ) . Fu una strategia studiata o fu una sorpresa anche per loro?. Non ci viene spiegato il perché di questa scelta, o da chi fu perpetrata. Tace lo scrittore Luca che pure da buon medico è sempre meticoloso nelle sue spiegazioni. Ma c’è una lezione spirituale che lo Spirito Santo sta ribadendo anche per questi ultimi giorni: Dio ha urgenza perché anche oggi le campagne già biancheggiano per la mietitura…e gli operai sono pochi.
Non sono tempi normali, SONO TEMPI DI RACCOLTA e in tempi come questi, OGNI VERO CREDENTE E’ UN PREDICATORE.
Non può essere casuale il fatto che ad usufruire per primi di questo raccolto, fuori dalla visione dei discepoli, siano stati i samaritani il cui territorio era stato visitato da Gesù mentre era sulla terra e dai suoi discepoli ai quali aveva detto mostrando dei campi: “Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura” ( Giov 4:35 ) e ancora leggiamo da parte di Gesù: “Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l’ora della mietitura è venuta” ( Marco 4:29 ).
A Gerusalemme rimasero proprio quelli ai quali Gesù aveva detto”Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura?…come per dire, “siccome voi pensate che ancora si debba aspettare io, il Signore, vi dimostro il contrario di quello che voi pensate”.

Quei credenti dispersi non erano semplici credenti ma dimostrarono di essere credenti con:
– una Visione: quella del raccolto senza la quale visione “non si vedono” le anime pronte sulla via della salvezza. “…alzate gli occhi e guardate…”è la richiesta di Gesù.( Giov. 4:35 ).
– la Potenza dello Spirito Santo (Atti 1:8) dal quale dipende la riuscita di questo lavoro. Quella di Filippo era una compagnia di credenti pieni di Spirito e di sapienza (Atti 6:3).
– una semplice predicazione, quella del “natale” (ogni volta che si predica l’Evangelo, si predica il messaggio del Natale) dell’ angelo ai pastori (Luca 2:10) messaggio che se accettato, procura grande gioia.
Non c’è da meravigliarsi che quei credenti venissero perseguitati sia dai romani che dai giudei, perché annunciavano l’avvento di un regno eterno che portava giustizia, pace e gioia (Romani 14:17)e non solo con parole, ma con potenza divina ( I Corinzi 4:20 ).
Quei credenti avevano un fuoco dentro procurato da questo regno in loro che trasformava il disagio della persecuzione, in desiderio di raccogliere anime per questo regno, perché :…chi fa conquista di anime è saggio (Proverbi 11:30) e Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini (Matteo 4:19 ).

Giovanni 4:36 …alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura.

Un fatto è certo, a Filippo, come a tantissimi altri credenti, era stato dato il “foglio di via” da Gerusalemme con il sorprendente risultato di avere creato la prima “Agenzia Missionaria” perché i dispersi se ne andarono di luogo in luogo, portando il lieto messaggio della Parola ( v. 4 ) .
A questa notizia generale della dispersione dei credenti ( fuorché gli Apostoli ), se ne aggiunge un’altra viva e sorprendente di Filippo il diacono: Dio se ne stava usando per segni e prodigi , lui che era stato scelto per servire alle mense (Atti 6:2-6) per permettere agli apostoli di dedicarsi pienamente alla predicazione e alla preghiera.
Potremmo sintetizzare questa seconda parte del messaggio con pochissime parole: FILIPPO, UN UOMO CHE PORTA UNA GRANDE GIOIA IN SAMARIA.
Seguiamo il racconto di Luca in Atti 8:5-8

5 Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo. 6 E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva. 7 Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti. 8 E vi fu grande gioia in quella città.
In realtà ci viene detto che dopo aver ascoltato e osservato questo “laico” senza titoli ecclesiastici (a Gerusalemme era stato semplicemente scelto per servire alle mense), scoppiò una grande gioia in quella città. E’ vero, sembra proprio ripetersi l’annuncio dell’angelo ai pastori di Luca 2:10:
“vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà” che si riferiva a Gesù . In effetti Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo.
Leggendo questo sembra abbia fatto una cosa semplicissima, ma le folle non solo ascoltarono, ma videro Gesù vivente e all’opera, per mezzo di Filippo. Fu così che videro Gesù essere arrivato fino a loro ancora una volta e questa volta non per due giorni solamente (vedi Giovanni 4:40), ma per rimanerci per sempre con quanti L’avrebbero accettato.
Come non ricordare ancora che fu proprio in Samaria che Gesù aveva detto: Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura.(Giovanni 4:35).
Gesù aveva davvero urgenza di RACCOGLIERE, MIETERE non poteva aspettare più e non aveva bisogno di uomini con titoli (Apostoli, Dottori Profeti….) o uomini che dettano i tempi motivandoli con discorsi di logica pseudo spirituale. Dio li avrebbe qualificati Lui sul campo , smentendo quanti forse stavano creando limitazioni alla chiesa, tenendo gli occhi abbassati, ma confermando comunque,anche a Samaria, la necessità dei ministeri e dell’unità della Chiesa ( Atti 8:14-17 ) che deve essere guidata dal Capo Supremo, Gesù.
Anche oggi siamo esattamente come a quel tempo: TEMPO DI RACCOLTA, lo Spirito Santo ci sta dicendo alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura.
Se Filippo portò una grande gioia in quella città, io cosa sto portando nella mia città, nel mio quartiere, nel mio condominio o semplicemente nella mia famiglia?…
Non dimentichiamo che la mietitura è un tempo di gioia, quella gioia che intere città stanno aspettando da me,da te.

Davide Rauti
Sassuolo 31 ott. 09